LibreOffice contro Microsoft quando la complessità diventa strategia

  • Articolo pubblicato:19 Luglio 2025
  • Categoria dell'articolo:Linux / Microsoft

Dopo anni di silenzio LibreOffice ha deciso di alzare la voce. In un’accusa diretta e senza mezzi termini, il team dietro il celebre software open-source ha puntato il dito contro Microsoft, sostenendo che l’azienda utilizzi formati di file “artificialmente complessi” per mantenere gli utenti legati al proprio ecosistema Office. Secondo LibreOffice, questa non è una semplice scelta tecnica, ma una vera e propria strategia di lock-in.

Al centro della polemica c’è l’uso di XML, un linguaggio che dovrebbe favorire l’interoperabilità tra programmi. Ma mentre LibreOffice adotta l’OpenDocument Format (ODF), uno standard aperto e accessibile, Microsoft ha sviluppato Office Open XML (OOXML), un formato che, pur essendo basato su XML, è talmente intricato da diventare un ostacolo per chiunque voglia implementarlo al di fuori dell’ambiente Microsoft. LibreOffice paragona questa situazione a una rete ferroviaria dove i binari sono pubblici, ma il sistema di controllo è talmente complicato da impedire la costruzione di treni compatibili da parte di altri produttori.

La critica non si ferma alla struttura dei file. LibreOffice sottolinea come la complessità del formato Microsoft non sia giustificata da esigenze tecniche, ma sia piuttosto un modo per scoraggiare la concorrenza e rendere difficile la migrazione verso alternative. Anche una semplice frase, una volta tradotta in OOXML, può trasformarsi in un labirinto di tag nidificati e nomi poco intuitivi, rendendo arduo il lavoro di chi cerca di garantire compatibilità.

Questa denuncia si inserisce in un contesto più ampio, dove la libertà digitale e la trasparenza diventano valori sempre più centrali. LibreOffice invita gli utenti a riflettere su cosa significhi davvero interoperabilità e su quanto sia importante scegliere strumenti che non impongano barriere nascoste. In un mondo dove la collaborazione e la condivisione sono fondamentali, la semplicità non è solo una questione di design, ma anche di etica.

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