Il gruppo di cybercriminali noto come Scattered Spider ha intensificato le sue attività, prendendo di mira i server VMware ESXi in una campagna di attacchi che sta preoccupando esperti di sicurezza e amministratori di sistema.

Questi attacchi non sono casuali: sfruttano vulnerabilità note e spesso trascurate, in particolare su versioni non aggiornate di ESXi, per ottenere accesso e controllo sui sistemi virtualizzati. Una volta dentro, gli aggressori riescono a installare backdoor persistenti, compromettendo non solo le macchine virtuali, ma anche l’infrastruttura che le gestisce.
Per chi usa Linux in ambienti server o come base per la virtualizzazione, questa ondata di attacchi è un campanello d’allarme. La sicurezza non può più essere considerata un optional, e l’aggiornamento costante dei sistemi diventa una priorità assoluta. Anche perché, come dimostrato dagli attacchi a grandi aziende come MGM Resorts, Scattered Spider non si limita a colpire bersagli minori: il loro obiettivo è il cuore pulsante dell’infrastruttura IT.
La buona notizia è che la comunità open-source ha già iniziato a reagire. Strumenti di monitoraggio, script di verifica e guide per la messa in sicurezza degli ambienti ESXi stanno circolando tra gli utenti Linux più attenti. E come sempre, la trasparenza e la collaborazione sono le armi migliori contro minacce sofisticate. In questo contesto, Linux si conferma non solo come sistema operativo robusto, ma anche come piattaforma ideale per costruire difese efficaci e condivise.
Se gestisci ambienti virtualizzati con ESXi e Linux, è il momento di rivedere le configurazioni, controllare le versioni e rafforzare le protezioni.