Linux Kernel 6.17 Rilasciato ecco tutte le principali novità

Il kernel Linux 6.17 è finalmente disponibile e porta con sé una serie di miglioramenti significativi che interessano sia gli utenti desktop che quelli server.

Dopo settimane di sviluppo e test, Linus Torvalds ha annunciato il rilascio ufficiale, confermando che la nuova versione è pronta per l’adozione da parte delle distribuzioni e degli sviluppatori. Come di consueto, il ciclo di sviluppo ha visto l’integrazione di migliaia di commit provenienti da centinaia di collaboratori in tutto il mondo, con l’obiettivo di rafforzare la stabilità, ampliare il supporto hardware e introdurre nuove funzionalità.

Linux 6.17 ottimizzazioni per RISC-V

Tra le novità più rilevanti di Linux 6.17 spiccano le ottimizzazioni per l’architettura RISC-V, che continua a guadagnare terreno nel panorama embedded e server. Il kernel introduce miglioramenti nella gestione della memoria, nel supporto ai dispositivi PCIe e nella compatibilità con nuovi SoC, rendendo Linux una piattaforma sempre più solida per lo sviluppo su RISC-V. Anche l’architettura ARM riceve aggiornamenti importanti, con driver migliorati e una gestione più efficiente delle risorse nei dispositivi mobili e nei single-board computer. Migliora anche il supporto per Apple Silicon ottimizzazioni che consentiranno una migliore integrazione del sistema operativo libero su nuovi pc di Cupertino.

Migliorie per GPU AMD e Intel

Sul fronte desktop, Linux 6.17 porta aggiornamenti ai driver grafici, in particolare per le GPU AMD e Intel. I moduli DRM sono stati aggiornati per garantire una migliore compatibilità con le schede video di ultima generazione, migliorando il supporto a Wayland e riducendo i problemi di tearing e flickering. Anche il driver Nouveau per le GPU NVIDIA open source riceve piccoli miglioramenti, sebbene resti ancora limitato rispetto ai driver proprietari. Gli utenti che utilizzano ambienti desktop moderni come GNOME, KDE Plasma o XFCE noteranno una maggiore fluidità e reattività, soprattutto in combinazione con le ultime versioni dei server grafici. Da notare anche le migliorie nel supporto grafico Intel con DisplayPort e Adaptive Sync

Migliorano le performance

Un altro aspetto centrale del rilascio è il rafforzamento della sicurezza. Linux 6.17 introduce nuove protezioni per la memoria del kernel, miglioramenti nella sandboxing dei processi e una gestione più rigorosa dei permessi nei file system. Il modulo Landlock, pensato per offrire un controllo granulare sull’accesso alle risorse, è stato ulteriormente perfezionato, rendendo più semplice per gli sviluppatori implementare politiche di sicurezza personalizzate. Anche SELinux e AppArmor beneficiano di aggiornamenti che ne migliorano l’integrazione e la configurabilità.

I file system ricevono anch’essi attenzione in questa release. Btrfs continua la sua evoluzione con miglioramenti nella gestione delle snapshot e nella compressione, mentre EXT4 guadagna nuove opzioni di montaggio e ottimizzazioni per le prestazioni. Il supporto a F2FS, il file system pensato per dispositivi flash, viene esteso con nuove funzionalità di gestione dello spazio e compatibilità con configurazioni avanzate. Questi aggiornamenti rendono Linux 6.17 una scelta ancora più solida per chi utilizza il sistema in ambito server, NAS o workstation.

Infine, il kernel introduce nuovi driver per periferiche USB, audio e networking, ampliando la compatibilità con dispositivi recenti e migliorando la stabilità delle connessioni. Le schede di rete Intel e Realtek ricevono aggiornamenti che ne migliorano le prestazioni e riducono i problemi di latenza, mentre il supporto Bluetooth viene esteso a nuovi chipset. Anche il sottosistema audio ALSA beneficia di fix e ottimizzazioni, con una gestione più precisa dei flussi multicanale e una riduzione dei glitch in ambienti ad alta intensità. Con Linux 6.17 troviamo anche l’addio a pktcdvd, driver ventennale per scrittura a pacchetti su CD/DVD-RW.

Linux 6.17 di default in Ubuntu 25.10 e Fedora 43

Linux 6.17 rappresenta un passo importante nell’evoluzione del kernel, confermando l’impegno della community nel mantenere un sistema operativo moderno, sicuro e versatile. Le distribuzioni rolling release come Arch Linux, Fedora Rawhide e openSUSE Tumbleweed saranno tra le prime ad adottarlo, mentre le versioni LTS lo integreranno nei prossimi mesi dopo ulteriori test. Lo troveremo di default in Ubuntu 25.10 e Fedora 43.

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