Mozilla presenta Wasm agents ossia l’AI integrata nel browser

Il recente annuncio di Mozilla ha suscitato notevole interesse nel mondo del web development open source: sono stati rilasciati i Wasm agents, agenti intelligenti in grado di funzionare direttamente all’interno del browser grazie a WebAssembly (Wasm). Questa innovazione rappresenta un passo avanti significativo nell’integrazione di intelligenza artificiale nei contesti web, senza richiedere installazioni esterne o dipendenze complesse.
Il cuore di questo progetto risiede in una distribuzione Python studiata per il browser, chiamata Pyodide. Essa consente di eseguire codice Python e molte delle sue librerie in un ambiente WebAssembly, offrendo prestazioni molto simili a quelle native. Mozilla ha dunque sfruttato questa piattaforma per far girare agenti AI creati con il framework OpenAI Agents Python, scritti in semplici file HTML autonomi.
Per far funzionare un agente basta aprire localmente un file HTML in un browser moderno. All’interno, il browser carica Pyodide e recupera le librerie Python necessarie, quindi avvia lo script dell’agente. Di default, questo comunica con un modello LLM come GPT‑4o via API OpenAI, ma offre anche la flessibilità di connettersi a modelli auto‑ospitati, per esempio tramite HuggingFace o Ollama, se configurati appropriatamente. Mozilla propone diversi esempi concreti già pronti. Il primo è un agente di pura conversazione, utile per capire le basi. C’è poi un sistema multi‑agente che smista le richieste a moduli specializzati in base al tipo di input, e soprattutto un agente dotato di strumenti: capace di contare lettere, scaricare pagine web per analizzarle in tempo reale, e molto altro. Un’altra demo dimostra come far girare l’agente completamente offline usando modelli locali via Ollama .
Il bello sta nella semplicità: non serve installare framework complessi, database o ambienti di sviluppo, perché tutto è racchiuso nella pagina web e nel sandbox nativo del browser. L’apertura di Mozilla sotto licenza Apache 2.0 permette a chiunque di sperimentare e modificare questi agenti come meglio crede .
Sono però presenti alcune limitazioni. Il supporto al framework è inizialmente ridotto: attualmente funziona solo con OpenAI Agents, e il tracciamento interno delle operazioni (detto “agent traces”) è disabilitato perché interferisce con l’interprete Pyodide. In più, quando l’agente accede a risorse esterne, potrebbe incorrere in problemi legati a CORS, richiedendo configurazioni aggiuntive sul server. Nessuno di questi ostacoli però è insormontabile, in quanto tutte le soluzioni sono documentate nel repository GitHub .
Al momento Mozilla considera i Wasm agents ancora “un progetto in fase sperimentale”, feeling that this technology incarna valori importanti: controllo, privacy, libertà di personalizzazione e capacità di eseguire compiti complessi direttamente dal browser.
Per un utente Linux interessato a tecnologia, intelligenza artificiale e open source, questa iniziativa rappresenta un campo ideale per sperimentare. Si può clonare il repository ufficiale, copiare la propria API key OpenAI o connettersi a un modello locale, e subito sperimentare agenti personalizzati. Questo concetto apre scenari dove il browser diventa piattaforma unica per sviluppare e far girare agenti AI, eliminando gli ostacoli tecnici legati alla configurazione o all’installazione di strumenti complessi.
via blog mozilla