Bottles 52.0, nome in codice “I’m Back”, è l’ultima versione del popolare strumento open source che semplifica l’esecuzione di software Windows su Linux.

Basato su Wine, Bottles offre un’interfaccia grafica intuitiva per creare ambienti isolati, detti “bottiglie”, in cui installare e gestire applicazioni Windows. Con questa release, il team di sviluppo ha introdotto diverse migliorie che puntano a rendere l’esperienza utente più fluida, sicura e personalizzabile.
Bottles 52.0 le principali novità
Una delle novità più importanti è l’attivazione predefinita della funzione Sandbox, che isola le applicazioni Windows dal resto del sistema Linux, aumentando la sicurezza. Inoltre, Bottles 52.0 supporta ufficialmente Windows Vista, ampliando la compatibilità con software legacy. L’interfaccia è stata aggiornata con l’integrazione di AdwDialog, migliorando la coerenza visiva con libadwaita e offrendo feedback in tempo reale durante le operazioni.
Gli utenti possono ora annullare la creazione di bottiglie e interrompere il download di componenti, una funzione utile per evitare errori o attese inutili. Sono stati risolti diversi bug critici, tra cui la rimozione automatica di voci orfane dopo la disinstallazione di programmi e l’attivazione del font smoothing per una resa visiva più gradevole.

Bottles: uno strumento indispensabile per utenti Linux
Bottles continua a essere uno strumento fondamentale per chi desidera eseguire software Windows su Linux senza complicazioni. La sua struttura modulare, la gestione semplificata delle dipendenze e il supporto per ambienti personalizzati lo rendono ideale sia per utenti alle prime armi che per gamer e professionisti. Con la versione 52.0, Bottles dimostra ancora una volta di essere all’avanguardia nel mondo della compatibilità tra sistemi operativi.
Per installare Bottles 52.0 su Linux basta consultare questo nostro articolo.