Il team di GrapheneOS ha annunciato una svolta significativa per il futuro del sistema operativo: entro la fine del 2026, o al massimo nei primi mesi del 2027, sarà disponibile su smartphone non Pixel.

Questa novità rompe con la tradizione che ha visto finora GrapheneOS legato esclusivamente ai dispositivi Google Pixel, noti per la loro compatibilità con il progetto grazie al supporto hardware e alla documentazione dettagliata.
Una nuova collaborazione con un produttore di fascia alta
L’annuncio è stato condiviso dal team di GrapheneOS su Reddit, dove si fa riferimento a una collaborazione con un importante produttore di smartphone. Sebbene il nome dell’OEM non sia stato ancora rivelato, è stato confermato che i nuovi dispositivi saranno basati su chip Qualcomm e avranno un prezzo comparabile a quello dei Pixel. Questo suggerisce che si tratterà di modelli di fascia alta, pensati per offrire prestazioni elevate e una solida base hardware per le funzionalità avanzate di GrapheneOS.
Sicurezza e privacy al centro del progetto
GrapheneOS è noto per essere una delle ROM Android più sicure al mondo. Il sistema operativo è progettato per offrire un ambiente mobile privo di componenti Google, con un’attenzione maniacale alla privacy, alla protezione dei dati e alla mitigazione delle vulnerabilità. La sua architettura include sandboxing avanzato, controlli granulari sui permessi e una gestione rigorosa delle app e dei servizi di sistema.
L’espansione verso dispositivi non Pixel rappresenta un passo importante per rendere queste caratteristiche accessibili a un pubblico più ampio. Per gli utenti Linux e open source, abituati a cercare soluzioni trasparenti e controllabili, questa novità apre nuove possibilità nel campo della telefonia mobile.
Implicazioni per Android
La decisione di portare GrapheneOS su nuovi smartphone potrebbe avere un impatto significativo sull’intero sistema Android. Finora, la dipendenza dai Pixel ha limitato la diffusione del sistema operativo, rendendolo una scelta di nicchia per utenti esperti. Con l’arrivo di nuovi dispositivi compatibili, GrapheneOS potrebbe diventare una valida alternativa per chi cerca un’esperienza Android libera da tracciamenti, bloatware e dipendenze proprietarie.
Inoltre, la collaborazione con un produttore esterno potrebbe stimolare altri OEM a considerare l’integrazione di sistemi operativi open source nei propri dispositivi, favorendo una maggiore diversificazione e concorrenza nel mercato mobile.
Un futuro più aperto per la sicurezza mobile
L’annuncio del team GrapheneOS segna l’inizio di una nuova fase per il progetto. Se l’integrazione con i nuovi dispositivi avrà successo, potremmo assistere a una diffusione più ampia di soluzioni mobile orientate alla privacy, con benefici tangibili per utenti, sviluppatori e aziende. Per la comunità Linux, da sempre attenta alla libertà digitale, questa è una notizia da seguire con grande interesse.