Fedora 43 arriva di default Zstd al posto di XZ

Fedora 43 si prepara a introdurre un cambiamento nella gestione della compressione dell’immagine initrd (initial RAM disk), adottando per impostazione predefinita l’algoritmo Zstandard (Zstd) al posto del tradizionale XZ. Questa proposta, attualmente in fase di valutazione da parte del Fedora Engineering Steering Committee, mira a migliorare le prestazioni di avvio e a ridurre l’occupazione di spazio su disco, due aspetti cruciali per l’efficienza dei sistemi moderni.

Il cuore della proposta risiede nell’utilizzo di Dracut, lo strumento responsabile della generazione dell’initrd. Sebbene Dracut supporti già Zstd, nella maggior parte delle edizioni di Fedora il binario zstd non è installato di default, costringendo il sistema a ricorrere ancora a XZ. Con Fedora 43, l’obiettivo è garantire che Zstd sia disponibile in tutte le varianti, rendendolo così il metodo di compressione predefinito.

L’adozione di Zstd non è una novità assoluta nel mondo Fedora: Fedora CoreOS, ad esempio, utilizza già questa compressione con un livello elevato (zstd -19), ottenendo benefici tangibili in termini di tempi di avvio più rapidi e minore utilizzo dello spazio nella partizione /boot. I benchmark condotti su queste versioni hanno evidenziato miglioramenti misurabili, rafforzando la validità della proposta per un’adozione più ampia. Dal punto di vista tecnico, la modifica comporta la sostituzione della dipendenza da XZ con quella da Zstd all’interno del pacchetto Dracut. Gli sviluppatori sono invitati a testare diverse configurazioni di compressione per valutare l’impatto su dimensioni e velocità di decompressione, soprattutto su hardware eterogeneo. L’obiettivo è trovare un equilibrio ottimale tra risparmio di spazio e prestazioni.

via

Potrebbe interessarti