
Dopo anni di assenza, Mozilla ha finalmente reintrodotto il supporto alle Web App in Firefox 142, segnando un ritorno importante per chi utilizza Linux e desidera un’esperienza più integrata con le applicazioni web. Le Progressive Web App (PWA) sono applicazioni web che si comportano come software nativi: possono essere installate, avviate da icona, funzionare offline e offrire notifiche. Chrome le supporta dal 2018, Safari da sempre, Edge le ha integrate profondamente. Firefox, invece, le aveva rimosse nel 2021 a causa di bug e problemi di manutenzione. Ora, con un approccio diverso, Mozilla rilancia le PWA con una nuova filosofia.
La nuova implementazione prende il nome di “Taskbar Tabs” e si distingue dalle soluzioni concorrenti per una scelta precisa: mantenere visibile la barra degli strumenti del browser anche all’interno della Web App. Questo significa che, a differenza di Chrome e Edge, le Web App su Firefox non nascondono l’interfaccia del browser, ma la mantengono attiva per garantire accesso a estensioni, segnalibri e URL. Secondo Mozilla, questa scelta migliora la sicurezza e la trasparenza, evitando che l’utente perda il contesto e possa essere ingannato da interfacce simili a quelle native.
Come attivare le Web App su Firefox
Per utilizzare le Web App su Firefox 142, è necessario seguire alcuni passaggi. Prima di tutto, è importante sapere che attualmente la funzione è disponibile solo per Microsoft Windows prossimamente è prevista l’integrazione anche su Linux. Per Windows, una volta installato Firefox, bisogna digitare nella barra degli indirizzi il comando about:preferences#experimental o accedere alla sezione Labs e attiviamo l’opzione “Aggiungi siti alla barra delle applicazioni”.
Dopo aver abilitato la funzione, visitando un sito compatibile come Gmail, YouTube o Spotify, apparirà un’icona accanto alla barra degli indirizzi. Cliccando su questa icona, si potrà installare la Web App, che verrà aggiunta al menu delle applicazioni e potrà essere avviata come un programma indipendente. L’interfaccia sarà quella del browser, ma con un layout semplificato e focalizzato sul contenuto.
Questa modalità è particolarmente utile per chi desidera separare le attività web in finestre dedicate, riducendo il carico del browser principale e migliorando la produttività. Inoltre, la presenza della barra degli strumenti consente di utilizzare estensioni come adblocker, gestori di password e strumenti di sviluppo anche all’interno della Web App.
Un approccio diverso da Chrome e Edge
La scelta di Mozilla di mantenere visibile la barra degli strumenti nelle Web App ha suscitato dibattito. Da un lato, garantisce maggiore controllo e sicurezza, evitando che l’utente venga ingannato da interfacce che simulano app native. Dall’altro, perde parte dell’illusione di usare un’app vera, come accade con Chrome, dove le PWA sono indistinguibili dai software installati.
Mozilla sostiene che gli utenti vogliono sentirsi ancora nel browser, mantenere accesso alle estensioni e sapere sempre dove si trovano. È una visione che privilegia la trasparenza rispetto all’estetica, e che potrebbe piacere agli utenti Linux più attenti alla sicurezza e alla personalizzazione. Inoltre, la nuova implementazione è più stabile e meno soggetta a bug rispetto alla precedente versione dei Site-Specific Browsers (SSB), rimossa nel 2021.
Implicazioni per gli utenti Linux
Per gli utenti Linux, il ritorno delle Web App su Firefox rappresenta una novità importante. In ambienti desktop come GNOME, KDE o XFCE, le PWA possono essere integrate nel menu delle applicazioni, avviate da scorciatoie e gestite come software tradizionali. Questo migliora l’esperienza utente e consente di creare ambienti di lavoro più ordinati e funzionali. Da notare che gli utenti Linux potranno in futuro attivare le Web App senza bisogno di estensioni o configurazioni complesse.
Firefox rilancia le Web App con una visione originale
Con la versione 142, Firefox reintroduce le Web App, offrendo una nuova modalità di interazione con le applicazioni web. La scelta di mantenere visibile la barra degli strumenti riflette una filosofia orientata alla sicurezza e al controllo, diversa da quella di Chrome e Edge. Per gli utenti Linux, questa novità rappresenta un’opportunità per migliorare la produttività e integrare meglio le Web App nel sistema operativo.
Mozilla dimostra di voler fare le cose per bene, dopo anni di tentativi e ripensamenti. E se il futuro del software passa sempre più per il web, Firefox vuole essere parte attiva di questa evoluzione, con uno stile tutto suo.