Google migliora Live Update Orchestrator
Google ha recentemente introdotto la seconda versione del Live Update Orchestrator (LUO), un sistema innovativo per l’aggiornamento live del kernel Linux. Questo strumento è stato progettato per consentire l’applicazione di aggiornamenti al kernel senza interrompere il funzionamento dei dispositivi designati, un aspetto cruciale per i server che gestiscono carichi di lavoro cloud.

A differenza di soluzioni come Kpatch e Ksplice, che si concentrano sulla patching del kernel in esecuzione, LUO mira a facilitare la transizione verso un nuovo kernel mantenendo operativi determinati processi e risorse. Il sistema sfrutta il Kernel HandOver (KHO) per garantire un riavvio controllato, preservando elementi come la memoria e i file descriptor. Inoltre, la nuova versione introduce un’interfaccia di controllo basata su ioctl, sostituendo il precedente approccio basato su sysfs, pur mantenendo quest’ultimo per il monitoraggio dello stato del LUO.
Questa evoluzione rappresenta un passo significativo per Google Cloud, permettendo aggiornamenti di sicurezza con un impatto minimo sulle macchine virtuali in esecuzione. Con il continuo sviluppo di questa tecnologia, LUO potrebbe diventare un elemento chiave per la gestione efficiente dei server Linux