X11Libre migliora il server X
Il progetto X11Libre rappresenta una svolta significativa per il futuro del server X, un elemento fondamentale dell’interfaccia grafica nei sistemi Unix e GNU/Linux. Negli ultimi anni, il progetto X.Org ha subito un progressivo declino, con una riduzione del supporto da parte di aziende come Red Hat e la rimozione di numerose librerie obsolete. Questo ha portato a una diminuzione dell’attività di sviluppo, alimentando il dibattito sulla necessità di una nuova direzione per il sistema grafico.

In risposta a questa situazione, X11Libre è stato avviato con l’obiettivo di ripulire il codice sorgente e rilanciare lo sviluppo attivo del server X.Org. Il progetto è guidato da Enrico Weigelt, noto per il suo contributo a diversi aspetti del kernel Linux e per il suo lavoro su Xnest. Weigelt ha espresso critiche nei confronti di freedesktop.org, sostenendo che l’organizzazione sia influenzata da Red Hat e che il rallentamento dello sviluppo di X.Org sia intenzionale. Sebbene queste affermazioni siano controverse, il progetto X11Libre ha attirato l’attenzione di sviluppatori interessati a preservare e migliorare il server X.
La creazione di un fork indipendente mira a garantire un futuro più stabile per X.Org, evitando le limitazioni imposte dalle grandi aziende e favorendo un approccio più aperto allo sviluppo. La prima versione del fork è attesa nei prossimi giorni e promette di introdurre miglioramenti significativi, mantenendo la compatibilità con le applicazioni esistenti. Il progetto si propone di essere libero da influenze aziendali e aperto a chiunque voglia contribuire al progresso del server X.
X11Libre potrebbe rappresentare una nuova opportunità per il sistema X Window, offrendo una valida alternativa a Wayland e garantendo continuità a una tecnologia che ha giocato un ruolo cruciale nell’evoluzione dei sistemi grafici su GNU/Linux. Il successo del progetto dipenderà dalla capacità della comunità di sviluppatori di sostenerlo e di portare avanti le innovazioni necessarie per mantenerlo competitivo.
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