
Bottles è un’interessante progetto che si è affermato come uno degli strumenti più innovativi e utili per gli utenti GNU/Linux. Nato nel 2017 per volontà dello sviluppatore italiano Mirko Brombin, Bottles ha l’obiettivo di semplificare l’esecuzione di applicazioni Windows su Linux, sfruttando tecnologie come Wine, DXVK e Proton. Il suo approccio si basa sulla creazione di ambienti isolati, chiamati “bottiglie”, che permettono di gestire in modo indipendente ogni programma, garantendo stabilità, compatibilità e facilità d’uso.
Nel corso degli anni, Bottles ha conquistato una vasta comunità di utenti e sviluppatori, grazie alla sua interfaccia intuitiva, alla gestione avanzata delle dipendenze e alla capacità di adattarsi a diversi scenari, dai software professionali ai videogiochi. Tuttavia, come spesso accade nel mondo open source, la sostenibilità economica del progetto ha rappresentato una sfida costante.
Una sovvenzione che cambia tutto
Dopo un periodo di incertezza finanziaria, Bottles ha ricevuto una notizia che potrebbe segnare una svolta decisiva: il progetto è stato selezionato per ricevere una sovvenzione dal Commons Fund 2025 della fondazione olandese NLnet, sostenuto dal programma Next Generation Internet della Commissione Europea. A questo si aggiunge il supporto della Segreteria di Stato per l’Istruzione, la Ricerca e l’Innovazione (SEFRI) della Svizzera.
Questo finanziamento non solo garantisce la continuità del progetto, ma permette anche di accelerare lo sviluppo di Bottles Next, una nuova versione pensata per offrire un’esperienza ancora più moderna, veloce e user-friendly. L’obiettivo è quello di rendere Bottles uno strumento sempre più accessibile, potente e integrato con le esigenze degli utenti Linux di oggi e di domani.

Bottles Next: verso una nuova generazione
Con il sostegno dell’Unione Europea, il team di sviluppo ha già iniziato a lavorare su Bottles Next, una piattaforma rinnovata che punta a migliorare ogni aspetto dell’esperienza utente. Tra le novità previste ci sono un’interfaccia grafica più fluida, una gestione semplificata delle dipendenze, un sistema di backup e snapshot più robusto e una maggiore integrazione con Flatpak e altri sistemi di sandboxing. Inoltre, Bottles Next mira a rafforzare il supporto per i videogiochi Windows, rendendo ancora più semplice l’installazione e la configurazione di titoli complessi. Questo è particolarmente importante per gli utenti Linux che vogliono evitare dual boot o macchine virtuali, e preferiscono soluzioni native e ottimizzate.
Un esempio virtuoso di collaborazione europea
Il caso Bottles dimostra come l’Unione Europea possa giocare un ruolo fondamentale nel sostenere l’innovazione open source. Attraverso il programma NGI Commons Fund, l’UE promuove progetti che favoriscono la decentralizzazione, la privacy e il controllo da parte degli utenti. Bottles incarna perfettamente questi valori, offrendo una soluzione libera, trasparente e potente per superare le barriere tra sistemi operativi.
Questa sovvenzione rappresenta anche un riconoscimento del valore del lavoro svolto dalla comunità open source, che ha contribuito con codice, test, feedback e donazioni. È la dimostrazione che l’unione tra passione, competenza e visione può generare risultati straordinari, soprattutto quando viene sostenuta da istituzioni lungimiranti.
Il futuro di Bottles è più luminoso che mai. Grazie al supporto europeo, il progetto potrà evolversi rapidamente, offrendo agli utenti Linux uno strumento ancora più potente per eseguire software Windows. Ma soprattutto, questa storia ci ricorda che l’open source non è solo una questione tecnica: è una comunità, una filosofia e una speranza per un mondo digitale più libero e inclusivo.
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