Bazzite la distro per gaming rischia di chiudere per colpa di Fedora

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di come gli sviluppatori Fedora stiano valutando l’eliminazione del supporto ai pacchetti a 32 bit. Questa decisione, se approvata, segnerebbe un punto di svolta per progetti come Bazzite, una distribuzione derivata da Fedora pensata specificamente per il gioco, che rischierebbe addirittura la chiusura.

Il cuore della questione risiede nella dipendenza di molte applicazioni e giochi, in particolare quelli eseguiti tramite Steam e Proton, da librerie a 32 bit. Fedora intende rimuovere progressivamente queste librerie dai repository x86_64 e cessare la compilazione dei pacchetti i686, con l’obiettivo di semplificare la manutenzione e liberare risorse. Tuttavia, questa scelta ha sollevato forti preoccupazioni nella comunità, soprattutto tra gli sviluppatori e gli utenti di distribuzioni orientate al gaming.

Kyle Gospodnetich, fondatore di Bazzite, ha espresso apertamente il suo dissenso, affermando che una simile mossa potrebbe decretare la fine del progetto. Anche se comprende le motivazioni tecniche dietro la proposta, ritiene che i tempi non siano maturi per un cambiamento così radicale. Secondo lui, anche ricompilando i pacchetti necessari, non si riuscirebbe a garantire la piena compatibilità con tutti gli scenari d’uso, specialmente per chi utilizza Fedora in modalità console con Steam Big Picture.

La proposta è ancora in fase di discussione e non è stata approvata dal Fedora Engineering Steering Committee. Tuttavia, il dibattito è acceso e coinvolge sviluppatori, utenti e membri della comunità open source, divisi tra la volontà di innovare e la necessità di mantenere la compatibilità con software legacy. Alcuni suggeriscono soluzioni alternative, come l’uso di Flatpak per isolare le dipendenze, ma anche queste opzioni presentano limiti e non sono ufficialmente supportate da Valve.

Il futuro di Bazzite e, più in generale, del gaming su Fedora dipenderà dalle decisioni che verranno prese nei prossimi mesi. La sfida sarà trovare un equilibrio tra progresso tecnologico e inclusività, evitando che l’abbandono del supporto a 32 bit diventi un ostacolo insormontabile per chi ha scelto Linux come piattaforma di gioco.

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