Termina il supporto per Linux Mint 20

A inizio giugno 2025 la comunità di Linux Mint ha dovuto salutare la serie 20.x, composta dalle versioni 20, 20.1, 20.2 e 20.3. Dopo cinque anni di aggiornamenti costanti, il progetto ha ufficializzato la fine del supporto: nessuna patch di sicurezza o aggiornamento verrà più distribuito dai repository ufficiali.

Il termine “End of Life” (EOL) non comporta la scomparsa immediata del sistema, che resterà avviabile e funzionante. Tuttavia, ogni nuova falla di sicurezza scoperta non verrà riparata, esponendo potenzialmente la macchina a rischi crescenti per vulnerabilità note . Anche se non si tratta di un’interruzione drammatica, la mancanza di aggiornamenti può aprire la strada a possibili attacchi o abusi, soprattutto se la distribuzione è ancora connessa a internet in contesti sensibili.

Per chi utilizza Mint 20.x con hardware un po’ datato, ad esempio notebook dotati di GPU proprietarie che funzionano solo con driver legacy, la situazione può risultare delicata. Alcuni utenti della comunità Linux Mint segnalano che continuare a usare la serie 20, sebbene priva di patch, non costituisce un’emergenza. Restano però inevitabilmente privi di protezione, anche se “per un PC perso dietro al divano” i pericoli potrebbero concretizzarsi lentamente, più che in un attacco improvviso.

In concreto, gli utenti si trovano davanti a due strade praticabili: eseguire un aggiornamento da 20.x verso la versione 21.x mantenendo la configurazione esistente, oppure optare per un’installazione pulita di Mint 22.x, versione che include i più recenti strumenti, librerie, temi e supporti hardware. Quest’ultima, suggerita anche dagli autori di Linuxiac, è considerata la soluzione più rapida e affidabile per garantire stabilità nel lungo termine, Mint 22.x, basata su Ubuntu 24.04 LTS, resterà supportata fino al 2029.

Con l’arrivo della 22.2, nota con nome in codice “Zara”
, sono state introdotte novità interessanti come Fingwit, uno strumento per la configurazione delle impronte digitali che promette autenticazione sicura e senza interruzioni tra sessioni, login e sudo, inoltre, il tema Mint‑Y ha ricevuto un restyling che lo rende più coerente con le applicazioni basate su libAdwaita, offrendo un’esperienza visiva più moderna. Per completare il passaggio, il progetto mette a disposizione documentazione e procedure guidate per l’aggiornamento o per l’installazione da zero. Il percorso di upgrade da 20.x verso le successive 21.x è perfettamente operativo, sebbene richieda un po’ più di attenzione. Chi invece preferisce sicurezza e pulizia opta per la reinstallazione mediante ISO di Mint 22.x .

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