Come installare Virt Manager in Fedora

Virt Manager è uno strumento potente per la gestione delle macchine virtuali su Fedora. Grazie all’integrazione con QEMU e KVM, consente di creare e gestire ambienti virtualizzati in modo efficiente. Prima di installarlo, è necessario verificare che la virtualizzazione sia abilitata nel BIOS del computer. Se il processore supporta questa funzionalità, si può procedere con l’installazione.

Su Fedora, l’installazione di Virt Manager è semplice grazie al gruppo di pacchetti di virtualizzazione. Basta avviare il terminale e digitare:

sudo dnf install @virtualization

verranno installati tutti i pacchetti essenziali per l’esecuzione del software.
Se si desidera includere pacchetti opzionali, si può utilizzare il comando:

sudo dnf group install --with-optional virtualization

Dopo l’installazione, è fondamentale avviare e abilitare il servizio libvirtd, che consente la gestione delle macchine virtuali. Per evitare di inserire la password di root ogni volta che si avvia Virt Manager, si può aggiungere l’utente corrente al gruppo libvirt. Per fare tutto questo basta digitare:

sudo systemctl start libvirtd
sudo systemctl enable libvirtd
sudo usermod -a -G libvirt $(whoami)

Una volta completata la configurazione, Virt Manager è pronto per essere utilizzato. All’avvio, si può scegliere il tipo di installazione, selezionando un’immagine ISO locale per creare una nuova macchina virtuale. Successivamente, è possibile definire il numero di CPU e la quantità di RAM da assegnare alla VM. L’ultimo passaggio consiste nella configurazione dello storage, scegliendo se utilizzare il disco di sistema o un’unità separata.

Terminata la procedura, si può avviare l’installazione del sistema operativo all’interno della macchina virtuale. Fedora garantisce un’integrazione fluida con Virt Manager, rendendolo una soluzione ideale per chi ha bisogno di ambienti virtualizzati affidabili.

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