DistroShelf la gestione di Distrobox da GUI in Linux
Recentemente abbiamo parlato del progetto Distrobox, utility che ci consente di avviare container di distribuzioni Linux all’interno del nostro sistema operativo libero il tutto con estema facilità. Per chi usa Distrobox è disponibile anche un’interfaccia grafica dedicata grazie a DistroShelf. DistroShelf è un progetto open source che si propone come una soluzione pratica per chi vuole mantenere più ambienti isolati e gestibili, ma senza la complessità di configurazioni avanzate o strumenti troppo pesanti. Nasce come complemento ideale per Distrobox, ma può anche essere usato da solo per organizzare e avviare ambienti contenitori in maniera ordinata, veloce e strutturata.

L’idea dietro DistroShelf è tanto semplice quanto efficace: offrire una “scaffalatura” virtuale dove collocare le proprie distribuzioni Linux containerizzate, ognuna pronta all’uso e facilmente richiamabile. Che si tratti di testare software su diverse versioni di una distro, di lavorare su progetti con ambienti specifici, o semplicemente di tenere in ordine le proprie installazioni containerizzate, DistroShelf si occupa della parte logistica in modo elegante.
A differenza di approcci più convenzionali, dove si usano comandi manuali per creare e avviare container, DistroShelf permette di salvare le varie configurazioni come fossero “scatole” su uno scaffale. Ogni contenitore è descritto da un file di configurazione, rendendo la gestione estremamente trasparente. Con un solo comando si può lanciare un ambiente, aggiornarlo o archiviarlo temporaneamente senza perderlo.
La compatibilità con Podman e Docker garantisce che si possa usare DistroShelf su qualsiasi distribuzione Linux moderna, senza vincoli. L’interfaccia a riga di comando è chiara e minimalista, pensata per utenti che vogliono evitare layer grafici inutili ma desiderano comunque un certo ordine e controllo.
Un punto di forza è la possibilità di avere scaffali multipli, utili ad esempio per tenere separati ambienti di lavoro, di test e di sviluppo personale. Inoltre, la struttura modulare permette di clonare ambienti, condividerli, o versionarli facilmente. In pratica, si può considerare DistroShelf come una sorta di gestore di ambienti “containerizzati ma portabili”, mantenendo sempre la leggerezza tipica dell’approccio Unix: fare una cosa e farla bene.

Installare DistroShelf in qualsiasi distribuzione Linux è molto semplice grazie a Flatpak basta digitare da terminale:
flatpak install flathub com.ranfdev.DistroShelf
Concludendo, DistroShelf è uno strumento pensato per chi ama tenere il proprio ecosistema Linux ordinato e sotto controllo, senza sacrificare la flessibilità. Se già si usa Distrobox, DistroShelf rappresenta un complemento ideale. Se invece si è alla ricerca di una soluzione per gestire ambienti containerizzati in modo semplice e trasparente, può diventare un alleato quotidiano per uno stile di lavoro modulare, pulito e soprattutto efficace.