Nextcloud contro Google per il limite degli upload in Android

Nextcloud ha recentemente sollevato critiche nei confronti di Google per una decisione che, secondo l’azienda tedesca, compromette la libertà degli utenti Android. Al centro della polemica vi è una modifica alle politiche di accesso al file system introdotta da Google, che limita la possibilità per le applicazioni di terze parti, come Nextcloud, di caricare file in modo completo e automatizzato.

Questa restrizione ha avuto un impatto diretto sulla funzionalità di upload dell’app Nextcloud per Android, rendendo più difficile per gli utenti sincronizzare i propri contenuti con il cloud privato.
Secondo Nextcloud, la nuova politica imposta da Google non solo ostacola l’esperienza utente, ma rappresenta anche un rischio per la concorrenza e l’interoperabilità nel panorama Android. L’azienda sottolinea come queste limitazioni favoriscano indirettamente i servizi cloud proprietari di Google, come Google Drive, che non sono soggetti agli stessi vincoli. Questo, secondo Nextcloud, mina i principi di apertura e neutralità che dovrebbero caratterizzare un sistema operativo come Android, storicamente basato su una filosofia open source.

La critica si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tra grandi piattaforme tecnologiche e sviluppatori indipendenti, che spesso si trovano a dover affrontare ostacoli tecnici e burocratici per garantire ai propri utenti un’esperienza libera e rispettosa della privacy. Nextcloud ha ribadito il proprio impegno nel fornire un’alternativa trasparente e sicura ai servizi cloud centralizzati, e ha invitato Google a rivedere le proprie politiche per non compromettere ulteriormente la diversità e la libertà dell’ecosistema Android.

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