Microsoft ha ufficialmente chiuso Skype

Microsoft ha annunciato la chiusura di Skype, segnando la fine di un’era per il popolare servizio di comunicazione. L’annuncio era stato fatto a febbraio, ma oggi la decisione è diventata realtà. Skype, acquisito da Microsoft nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari, ha perso terreno nel corso degli anni a causa della concorrenza di piattaforme come FaceTime, Zoom, WhatsApp e Messenger. Microsoft stessa ha progressivamente spostato la sua attenzione su Teams, che ora offre una versione gratuita per gli utenti che desiderano migrare.

Gli utenti di Skype hanno la possibilità di trasferire i loro dati, inclusi chat, cronologia dei messaggi e contatti, su Teams Free. Per facilitare la transizione, Microsoft permette di accedere a Teams utilizzando le credenziali di Skype. Chi preferisce non passare a Teams può comunque esportare i propri dati, inclusi chat e foto, tramite uno strumento ufficiale disponibile sul portale di supporto Microsoft. La compagnia ha garantito che i dati degli utenti non verranno eliminati immediatamente: c’è tempo fino a gennaio 2026 per effettuare la migrazione o l’esportazione.

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni alla migrazione. Le conversazioni tra utenti Skype e account Teams aziendali o scolastici non verranno trasferite, così come la cronologia delle chat tra Skype e Skype for Business. Anche le chat private e le conversazioni con sé stessi non saranno migrate. Inoltre, contenuti generati da Copilot e bot non saranno supportati in Teams Free e non sarà disponibile alcuna cronologia chat.

Microsoft ha anche interrotto la possibilità di acquistare abbonamenti Skype, numeri Skype e crediti Skype. Gli utenti che possiedono crediti esistenti potranno utilizzarli su Teams fino al prossimo periodo di rinnovo. Con questa mossa, Microsoft consolida ulteriormente la sua strategia di puntare su Teams come principale piattaforma di comunicazione, lasciando Skype definitivamente nel passato.

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